Come il titolo lascia intendere, il film si propone come ideale proseguimento del classico del 1972 “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo, noir metropolitano con Gastone Moschin, Mario Adorf e Philippe Leroy: un ponte tra il celebre racconto sulla malavita organizzata di fine anni ’70 e il contesto criminale della ‘ndrangheta dei giorni nostri.
Milano, oggi: Fernando Piazza è un brillante avvocato la cui madre, Nelly, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per renderlo diverso da suo padre, un deplorevole gangster. Quando 100 milioni di euro scompaiono in una frode telematica, e il principale sospettato è un cliente di Fernando Piazza, il nome di Fernando è destinato a compromettersi pericolosamente: specialmente se la società frodata è in realtà una copertura per la più potente attività criminale del mondo, la ‘ndrangheta. Milano, Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcuni degli spostamenti che Fernando è costretto a fare in quello che diventerà il più pericoloso gioco della sua vita.